Uno scudetto in una partita? No, non è esattamente così, ma quasi. Napoli-Juventus non sarà decisiva come dicono, perché qualora dovessero spuntarla i partenopei, di “deciso” non ci sarebbe un bel niente. Se invece i bianconeri riuscissero ad uscire indenni dal San Paolo allora sì, avrebbero una mano e mezza sul tricolore. Questo perché 6 punti di vantaggio sono tanti, e considerando il successo juventino nella gara d’andata (2-0 con reti di Caceres e Pogba) un eventuale arrivo a pari punti premierebbe i piemontesi.
I 6 punti sono scaturiti dai due pareggi a reti bianche consecutivi conseguiti dal Napoli. Uno degli attacchi più prolifici del campionato sembra esserci inceppato: oltre agli 0-0 in campionato, ricordiamo lo 0-5 complessivo subito nelle due partite contro il Viktoria Plzen. La Juventus ne approfitta e, seppur con qualche difficoltà, rimedia alla sconfitta della settimana scorsa contro la Roma, regolando un Siena che, tra le ultime tre in classifica, sembra decisamente la più in forma.
In caso di mancato successo il Napoli farebbe bene a guardarsi le spalle. Lazio e Milan sembrano decisamente più in forma, anche se sabato prossimo si affronteranno a San Siro. Seconda contro prima e quarta contro terza, dunque. Non prendete impegni.
Alle spalle di Lazio e Milan infuria la lotta: Inter e Fiorentina sembrano in affanno, mentre Roma e Catania sono in formissima. Due delle prime otto in classifica non entreranno in Europa neanche dalla porta secondaria, e non scommetteremmo che possa trattarsi proprio dei siciliani e dei capitolini. La squadra più in bilico a questo punto appare proprio l’Inter, brava a pescare il jolly di Schelotto per impattare il derby, ma l’impressione di inferiorità rispetto al Milan (e la scorsa settimana di fronte alla Fiorentina) è sembrata netta. Domenica c’è un altro scontro diretto: Catania-Inter potrebbe sancire un clamoroso sorpasso, dato che i rossoazzurri si trovano soltanto due lunghezze dietro la squadra di Stramaccioni. In casa il Catania ha ottenuto 9 vittorie su 13 incontri, difficile dunque pensare al colpaccio da parte dell’Inter. Lodi sta giocando a livelli da nazionale, la squadra va in gol con una discreta facilità nonostante la scarsa vena realizzativa dell'attaccante principale, Bergessio. Questo grazie all'eccezionale mole di gioco costruita dai ragazzi di Maran, con Castro e Gomez vere spine nel fianco delle squadre avversarie. Ne vedremo delle belle.
La Roma, battendo a Bergamo l’Atalanta, ha dimostrato di non essere dipendente né da Totti né da De Rossi (entrambi squalificati), ma semplicemente di possedere un organico di assoluto livello, forse tra i migliori 2/3 del campionato. Ci voleva un semi-sconosciuto in panchina, però, per farlo esprimere al meglio.
In coda il Palermo ha subito l’ennesimo ribaltone da parte di quel pazzo che risponde al nome di Maurizio Zamparini. Via Malesani, torna Gasparini, cacciato dallo stesso presidente meno di un mese fa. Forse una parentesi in serie B gli rinfrescherà le idee.
Stefano Panza
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