Top e Flop della giornata 23

TOP:
1) BALOTELLI: Nemmeno a dirlo, non si può mettere altra persona sul gradino più alto del podio. Oltre ai due gol che hanno trascinato il Milan, ha portato un'ondata di entusiasmo dietro di sè, sia tra i compagni, che tra i tifosi. Ora il Milan è favorito per il terzo posto, e con quei tre in attacco che si trovano a meraviglia è un obiettivo possibile
2) GUIDOLIN: Signori lo si nasce, e mentre i suoi giocatori accerchiano l'arbitro e i dirigenti si lamentano della designazione di Valeri, lui va davanti le telecamere a dire che il rigore è un errore che ci può stare e che dispiace per il punto perso per strada. Signore
3) PIZARRO: Montella lo definisce l'anima di questa squadra, i compagni dicono che è fondamentale. Fatto sta che la Fiorentina con lui è tutta un'altra squadra, lontana parente da quella in difficoltà vista nelle ultime partite.
4) KONE': Con un'altra acrobazia degna di un goleador mette la ciliegina sulla torta di una rimonta in trasferta fondamentale per il proseguire del campionato. Settimana dopo settimana è sempre più fondamentale alla causa, se il Bologna si salverà, sarà anche merito suo
5) HAMSIK: Non segna Cavani? Nessun problema, a trascinare il Napoli tanto ci pensa lo slovacco. Un gol e un assist per il suo capitano che piegano il Catania e lasciano i partenopei attaccati alla Juventus, alla vigilia di una sfida fondamentale come quella contro la Lazio

FLOP:
1) GOICOECHEA: Ha un solo estimatore su tutto il pianeta, e lui contribuisce al suo esonero con una cosa che probabilmente faticheremo a vedere anche in terza categoria. Stekelenburg sarà felice, perchè difficilmente rivedremo l'uruguaiano sui campi della nostra Serie A nel prossimo futuro
2) SCHELOTTO: "Giocare all'Inter è un sogno che si avvera". Queste le sue parole prima di far diventare Sestu e Rubin i nuovi Maradona e Pelè made in Italy. Tra i tre nuovi arrivati in casa Inter è quello che ha fatto la figura peggiore, fuori forma e sovrappeso, dovrà darsi da fare per essere utile alla causa
3) LAZIO: Intesa come dirigenza. L'acquisto sfumato di Felipe Anderson rischia di avere grosse ripercussioni, perchè come al solito, quando i soliti due/tre non girano la Lazio è una squadretta. Ieri mancava Hernanes e si è bloccato Klose, e puntuale è arrivata la sconfitta
4) PESCARA: Ancora nel podio negativo, perchè a parte Weiss che predica nel deserto la squadra non gira. C'è stata una rivoluzione ma i nuovi devono amalgamarsi. Di tempo ce n'è poco, perchè Bologna e Genoa hanno vinto, e la Serie B sembra sempre più un incubo che si materializza
5) ZAMPARINI: Ed eccolo, è tornato il nostro presidente preferito, che dopo aver comprato una dozzina di giocatori caccia il suo allenatore per i risultati che non arrivano. Ma si è evoluto, perchè ora rischia anche Lo Monaco. Finalmente si è reso conto, la colpa non è solo dell'allenatore se la squadra non gira, ma anche del direttore sportivo.