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martedì 20 novembre 2012

Il Punto sul campionato. La Fiorentina nella lotta-scudetto, Marchetti portiere...enigmatico



Come al solito ormai i giornali e i tg sportivi preferiscono soffermarsi su sviste arbitrali, complotti ai danni di tutte e venti le squadre di serie A, insulti tra presidenti e allenatori e quant’altro. A noi di tutte queste chiacchiere da bar non interessa minimamente, in quanto preferiamo analizzare, come ogni lunedì (in questo caso martedì) gli aspetti puramente calcistici della giornata di campionato appena conclusasi. 

Curioso notare che, delle prime sei classificate, soltanto la Fiorentina abbia ottenuto i tre punti. Juventus, Inter e Napoli hanno sprecato una ghiotta occasione ma, diciamo così, si sono “consolate” alla luce dei risultati delle dirette concorrenti. La Lazio ha strappato un punto d’oro a Torino che contribuisce, dopo la vittoria nel derby, a tenere altissimo il morale della squadra, mentre l’Atalanta, scesa dalla sesta all’ottava posizione, ha confermato di trovarsi in difficoltà lontano dall’Atleti Azzurri d’Italia rimediando una sonora imbarcata in quel di Firenze. 

Proprio della Fiorentina parliamo, giunta alla quinta vittoria consecutiva ed ormai, secondo alcuni sondaggi effettuati tra tutti i tifosi d’Italia, è la principale alternativa a Juventus ed Inter per la vittoria dello scudetto. Il problema manifestato in avvio di campionato dalla squadra di Montella, come detto la settimana scorsa, era la difficoltà nel concretizzare l’enorme mole di gioco creata, ma i 10 gol segnati nelle ultime tre partite confermano che ormai si tratta di un problema lasciato alle spalle. Il pieno recupero di Aquilani e Toni è coinciso con l’assenza di Jovetic, dunque ancora non abbiamo avuto la possibilità di ammirare una Fiorentina davvero al completo. Pensare che una squadra del genere, costruita partendo praticamente da zero (anzi da uno: JoJo), sia stata realizzato con un attivo di 4 milioni tra acquisti e cessioni fa rabbrividire i vari Manchester City, PSG, Chelsea, ma anche Inter, Juventus o Napoli. 

Moratti, come abbiamo sottolineato in apertura, preferisce attribuire la colpa della mancata vittoria all’arbitro – troppo comodo – anziché ai clamorosi errori di Milito sotto porta, alle innumerevoli palle perse da Gargano a centrocampo, agli svarioni difensivi in difesa. In questo modo denigra anche l'ottima prestazione del Cagliari, giunto con la cura Pulga-Lopez al sesto risultato utile in sette partite, e che ha finalmente trovato in Sau quell’attaccante da doppia cifra che Cellino cercava da anni. Come spesso accade, infatti, anziché andare in giro per il mondo ad acquistare sconosciuti incredibilmente scadenti, basterebbe guardare nei vivai o nelle nostre serie minori, come è accaduto con El Sharaawi o Insigne, altri due destinati ad un futuro brillante. 

Sono stati loro i protagonisti della splendida sfida tra Napoli e Milan, vinta 2-1 dal Faraone ma pareggiata 2-2 dalle squadre in campo. Il Napoli mostra ancora una volta problemi nella gestione dei vantaggi, ma il Milan è stato bravissimo a crederci fino in fondo. Ma è chiaro che senza quel fenomeno di El Sharaawi non sarebbe stato in grado neanche di tentare un’eventuale rimonta. Quasi certamente però non basterà neanche lui per riportare il Milan in zona Champions (difficile pensare che due tra Juventus, Inter, Napoli e Fiorentina perderanno 12 punti dal Milan), ma l’Europa League non è lontanissima, ed in tempi di magra bisogna sapersi accontentare. 

Chiudiamo con un pensiero su Federico Marchetti, che in una settimana ha sintetizzato tutta la sua carriera: paperona colossale nel derby contro la Roma, muro impenetrabile contro i Campioni d’Italia, a testimoniare per l’ennesima volta il suo difetto maggiore: la mancanza di continuità. Potenzialmente potrebbe anche scalzare Buffon dal trono di miglior portiere italiano, ma nessun allenatore avrà mai il fegato di affidargli definitivamente la difesa della porta della nazionale.

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