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venerdì 9 novembre 2012

Il Punto sull'NBA. Knicks unici imbattuti. Lakers in piena crisi



Dopo poco più di una settimana c’è soltanto una squadra ancora imbattuta, e risponde al nome di New York Knicks. È anche vero che la franchigia della grande Mela è una delle pochissime ad aver disputato solo tre partite a causa del rinvio del derby contro Brooklyn, ma le tre vittorie sono state ottenute contro avversari di assoluto livello e con margini molto ampi: +20 nell’esordio casalingo contro Miami, +16 sempre al Madison contro 76ers e +22 proprio a Philadelphia nel back to back. E tutto ciò nonostante – i maligni sosterrebbero che la vera ragione è proprio questa – l’assenza di Amare Stoudemire, fermo per almeno un mese e mezzo ancora. Coach Woodson sembra prediligere il quintetto molto piccolo con Kidd e Felton schierati dall’inizio e JR Smith (20 punti e 9 rimbalzi nella sfida casalinga contro i 76ers) e il positivo Prigioni pronti a subentrare. Il ruolo di Stoudemire è momentaneamente occupato da Anthony che sta viaggiando a 26 punti di media, con l’inserimento in quintetto di Ronnie Brewer (9,7 punti e 6,7 rimbalzi in 26 minuti) che non sta affatto deludendo. Sotto le plance Chandler la fa da padrone, con Kurt Thomas o – udite udite – Rasheed Wallace a scaldarsi dalla panchina. Quest’ultimo, preso tra gli sghignazzi collettivi, nell’ultima gara giocata è stato capace di siglare in 10 punti in 14 minuti, anche se in pieno garbage time. In ogni caso il lavoro di coach Woodson finora è assolutamente brillante e al rientro di Staudemire c’è ancora tempo… 

Cambiamo costa è rechiamoci dalla squadra più chiacchierata del momento, ovviamente i Los Angeles Lakers, capaci di vincere una sola delle cinque partite disputate, tra l’altro contro Detroit che è ancora a secco di vittorie. In molti ritengono che le valigie di coach Mike Brown siano già pronte, ed obiettivamente è difficile credere che il matrimonio tra lui e i gialloviola possa durare ancora a lungo. In una squadra con Kobe, Howard, Gasol, WorldPeace e Nash (anche se quest’ultimo è ancora fermo per infortunio) sarebbero necessari due palloni. Oppure un allenatore di carisma, capace di gestire un gruppo di primedonne oltre che di fuoriclasse. Si susseguono le voci che vogliono Jerry Sloan sulla panchina dei Lakers, e non nascondiamo che l’ipotesi sarebbe alquanto affascinante. 

Abbiamo per un attimo citato Detroit come unica suadra, assieme a Washington, che non ha ancora assaporato il gusto di una vittoria. Eppure i Pistons possono vantare uno dei giocatori più interessanti dell’intera lega, quel Greg Monroe capace di mettere assieme una tripla doppia – inutile – contro Sacramento da 21 punti, 12 rimbalzi e 11 assist. Molto poco arriva da gli altri componenti del roster, eccetto forse il solo Brandon Knight. Deludente l’inizio di stagione dell’atteso Andre Drummond (3,8 punti, 4 rimbalzi). 

Notiamo come ad est, conference clamorosamente più povera di talento dispetto a quella occidentale, siano solo cinque le franchigie con un record in attivo (New York, Miami, Chicago, Atlanta e Milwaukee), anche se dopo una sola settimana è anche crudele proporre quest’annotazione. Il sospetto però è che sia una tendenza destinata a durare.. Così così l’inizio di stagione dei nuovi Nets (1-2 il bilancio), male quello degli italiani: Bargnani viaggia a 16 punti di media, ma i suoi Raptors hanno vinto solo una partita su cinque. Situazione inversa per Marco Belinelli, detentore sin qui di soli 6,2 punti a gara anche se i Bulls si stanno comportando degnamente (3-2) 

Ad ovest partenza incerta dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari, che a tre sconfitte hanno risposto con due vittorie, anche se il rendimento dell’azzurro non è stato pari alle attese: 14,3 punti e 7,1 rimbalzi di media, ma le sue percentuali dal campo sono raccapriccianti, come dimostra il 29,8% complessivo con addirittura il 19% dall’arco. Non è il Gallinari che conosciamo. 

Se i Lakers piangono, i Clippers sorridono grazie a 4 vittorie e 2 sole sconfitte grazie soprattutto all’uomo che non ti aspetti, quel Jamal Crawford finito nel dimenticatoio dopo un’annata anonima a Portland ma definitivamente rinato in California. Con lui ed il rientro di Butler i tifosi possono stare tranquilli. Non deludono Dallas, San Antonio (entrambe con 4-1), Memphis e Minnesota (entrambe con 3-1).

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