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mercoledì 21 novembre 2012

L'angolo dei lettori. El Sharaawi, il Faraone che sta incantando l'Italia


Negli ultimi tempi il nome di questo ragazzo è sulla bocca di tutti; il talento di Stephan El Sharaawy non può e non deve passare inosservato, dieci gol in campionato da esterno di fascia e la grinta di un giovane che già prelude ad una carriera strepitosa. Molti ragazzi alla sua età si sarebbero già potuti montare la testa (Pogba che arriva già tardi agli allenamenti, tanto per citarne uno), ma lui no, continua a dare il massimo partita dopo partita e la sua umiltà e la sua tenacia lo stanno spingendo a livelli che neanche lui avrebbe mai potuto immaginare. 

La sua esplosione è avvenuta quest’anno dopo che nelle precedenti stagioni aveva già dimostrato le sue buone doti, ma senza convincere davvero. Il Faraone (soprannome dovuto al suo cognome di origine egiziana) ha giocato la sua prima partita in Serie A con il Genoa il 21 dicembre 2008 diventando uno degli esordienti più giovani di sempre. Nella prima stagione ai rossoblù milita soprattutto nelle giovanili e inizia già a vincere molti trofei. Nella stagione successiva arriva in prestito al Padova che giunge ai playoff di serie B. Segna 7 reti in 25 partite e inizia a far emergere il suo talento. 

Dopo quest’ ottima annata per lui arriva al Milan, la sua prima grande squadre in carriera. Il primo anno non è di grande incoraggiamento, pochi gol e pochi minuti, ma la presenza ingombrante di Ibrahimovic e compagni spiega in buona parte tutto ciò. Durante l’estate in casa Milan avviene una rivoluzione: Ibra e Thiago Silva partono per gli sceicchi e tutti i grandi senatori prendono altre strade. La stagione parte male, ma quando il gioco si fa duro i duri iniziano a giocare, e proprio allora il talento del Faraone esplode e non si ferma più: dieci gol con il Milan e anche uno in nazionale azzurra. 

Non è il primo giovane della storia ad impressionare, ma in pochissimi si sono presi la responsabilità di una squadra così importante a un livello d’ esperienza così basso. El Sharaawy fin dalla prima partita della stagione ci ha impressionato: grande qualità sulla fascia, voglia di sacrificio e gol. Siamo di fronte ad una delle stelle future del calcio italiano, ma anche noi tifosi dovremo essere bravi ,quando arriverà il suo momento-no, a sostenerlo e a motivarlo. Troppe volte i giornali italiani hanno bruciato i giovani in ascesa nel nostro campionato, è arrivato il momento di dar tempo ai giovani e di adeguarci ai campionati inglesi e spagnoli. 

Speriamo il meglio per questo ragazzo perché può essere uno dei futuri grandi calciatori della Serie A e anche soprattutto perché sono stato colpito dalla sua umiltà, mai una parola di troppo o una polemica con l’allenatore. Messaggio a tutti gli sceicchi male intenzionati del mondo: “il Faraone rimane al Milan e al calcio italiano!”

Andrea Kobe Davola

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