Segui e commenta con noi i principali eventi di calcio e basket. Ogni settimana troverete sul nostro sito il Punto su serie A, serie B, calcio estero, i top e flop di ogni giornata calcistica, l'analisi settimanale dei migliori giocatori dei principali campionati europei, approfondimenti sulle squadre e sui giocatori del momento. Con l'inizio dei campionati di basket avremo anche analisi settimanali su serie A ed NBA, ed anche qui approfondimenti su squadre e giocatori del momento.

giovedì 29 novembre 2012

Il Punto sull'NBA. Memphis ancora in testa ma è Atlanta la squadra del momento



E’ trascorsa un’altra settimana di basket d’oltreoceano ed in vetta alle classifiche troviamo, come da inizio anno, i Memphis Grizzlies. I Grizzlies vengono da 3 vittorie consecutive e 2 sole sconfitte in stagione, frutto della seconda migliore difesa della lega (91 punti subiti a gare) e del sesto miglior attacco. Probabilmente la vera forza della squadra del Tennessee sta nel reparto lunghi, dove figurano il secondo miglior rimbalzista dell’NBA, Zach Randolph, e quello che, a mio avviso, è attualmente il miglior centro del pianeta, almeno a giudicare da mani e IQ cestistico, ovvero Marc Gasol, il “fratellino” di Pau. 

Dietro di loro troviamo gli intramontabili San Antonio Spurs, anch’essi reduci da una striscia vincente (di 5 partite), che hanno saputo ben fronteggiare a due pesanti assenze come quelle di Captain Jack (al secolo Stephen Jackson) e di Leonard, anche grazie ad un ritrovato Manu Ginobili. Settimana difficile, invece, per degli asfittici Los Angeles Clippers che per 4 partite hanno conosciuto solo sconfitte, ultima delle quali in casa contro i non irresistibili Hornets (ancora senza Davis); striscia interrotta propria la scorsa notte con la vittora 101-95 contro i T’wolves, grazie anche al contributo del rientrante Chauncey Billups, alla prima gara dallo scorso Febbraio, causa infortunio al ginocchio. Anche i cugini gialloviola non se la stanno passando benissimo con 3 sconfitte nelle ultime 4 partite. I ragazzi di coach D’Antoni, infatti, stentano ancora a decollare sotto le nuove direttive del baffo con prestazioni e risultati piuttosto ondivaghi. Si, perché dopo due sconfitte contro Memphis e Sacramento, a Dallas era arrivata una convincente e schiacciante vittoria ai danni dei Mavs grazie ad un trascinante MWP, cecchino designato per una sera. Bene..a questa scoppiettante prestazione, da 115 punti segnati, ne è subito seguita un’altra, per giunta casalinga, sconfortante. E’ arrivata la sconfitta per mano dei Pacers, con soli 77 punti segnati; e la cosa è ancora più dura da mandar giù se si pensa che un febbricitante Bryant ne ha messi a referto ben 40 (114esimo “quarantello” per lui), in un personalissimo remake firmato Black Mamba della “flu game” di jordanesca memoria (gara 5 di finale 1997, dove il 23 ne mise 38). La prossima settimana si pensa (e si spera) che si possa rivedere in campo Nash e probabilmente ne sapremo di più di questi Lakers. 

Momento delicato anche per Minnesota (record di 6-8). I tifosi dei Timberwolves, però, possono guardare con ottimismo al prossimo futuro in quanto Rubio ha cominciato ad allenarsi a pieno regime con la squadra e probabilmente lo rivedremo a breve sul parquet, e K-Love viaggia con cifre da capogiro di 23 punti e 15.6 carambole a gara, se si pensa che ha saltato tutto l’inizio di stagione per infortunio. 

Spostandoci ad Est troviamo a guardare tutti dall’alto in basso (come prevedibile) i Miami Heat, i quali se la sono vista brutta nell’ultima gara casalinga contro i Cavs che, seppur privi di Irving, hanno fatto la partita all’AmericanAirlines Arena ritrovandosi a +7 a poco meno di 2 minuti dal termine. Qui il secondo miglior attacco della lega (104.8 di media) si è messo in moto, grazie soprattutto al contributo di Ray “He got game” Allen, che fa capire anche ai più scettici il perché sia stato chiamato in estate alla corte del Re, riprendendo la partita con, prima, un gioco da 3 punti e, poi, con una tripla per riportare i suoi in vantaggio. 

Periodo d’oro per i Brooklyn Nets, reduci pochi giorni fa della vittoria in overtime nel “derby” cittadino contro i Knicks (partita rimandata ad inizio stagione a causa dell’uragano Katrina). I Nets possono vantare la miglior difesa dell’NBA con poco più di 90 punti subiti a sera, anche “merito” del ritmo compassato al quale giocano. In nottata Brooklyn è stata protagonista di una bella vittoria al Boston Garden, partita che verrà ricordata, più che per il risultato, per la rissa scatenatasi poco prima dell’intervallo, con protagonisti assoluti Kris Humphries, colpevole di aver mandato per le terre Garnett con un fallo su tiro, e Rajon Rondo, subito accorso a prendere le difese del suo numero 5 spingendo via, con un certo vigore, l’ex signor Kardashian. Risultato: espulsione per Rondo e Humpries, tecnico per Garnett e Wallace (espulso causa secondo tecnico), altri protagonisti nel parapiglia generale. L’espulsione ha, inoltre, impedito a Rajon di poter superare Stockton nella speciale classifica di gare consecutive con almeno 10 assists. Ora vedremo se e quale provvedimenti prenderà il commissioner Stern, da sempre poco magnanimo per questo genere di cose. 

Ad Est troviamo anche la squadra più calda del momento: gli Atlanta Hawks. La squadra della Georgia non perde dal 14 novembre e deve il successo alla sua difesa, seconda solo a quella di Indiana per percentuale concessa agli avverari (poco più del 42%). Di certo il calendario è stato piuttosto magnanimo ultimamente, sta di fatto che ora gli Hawks si ritrovano ad una sola partita di ritardo dagli Heat, e quindi dalla vetta della Conference. 

Da segnalare (ed era anche ora) la prima vittoria stagionale dei Wizards, che finalmente hanno potuto gioire al termine della partita casalinga contro i Trailblazers, vinta 84-82. Degna di nota anche la roboante sconfitta dei Bobcats in quel di Oklahoma City, dove la squadra di MJ ne ha presi 40…si, ma nel primo tempo! Per una notte i tifosi di Charlotte hanno creduto di essere tornati all’incubo vissuto la scorsa stagione. In realtà la squadra viaggia ancora con il 50% di vittorie. 

Capitolo italiani. Cominciamo dal sempre positivo Gallinari, il quale è una pedina fondamentale nello scacchiere tattico dei Nuggets, reduci dalla sconfitta nello Utah all’ultimo tiro, dopo una serie positiva di 4 partite. Ancora altalenanti le prestazioni del Mago, che dopo averne piazzati 34 a Detroit, fa registrare una prestazione di 4 miseri punticini con un deprimente 2 su 19 dal campo. Sta di fatto che Bargnani paga comunque il pessimo momento di forma di Toronto, ormai relegata al fondo della classifica. Per quanta riguarda Belinelli, invece, sembrava un po’ uscito dalle rotazioni di coach Tibs, non venendo addirittura mai usato nella partita contro i Bucks, per poi ripresentarsi con una buona partita da 11 punti nella vittoria dei suoi Bulls ai danni di Dallas. 

Intanto è notizia di poche ore fa che Derek Fisher è vicinissimo ad un accordo con i Dallas Mavericks, come anticipato da coach Carlisle. Sarebbe veramente un enorme piacere rivedere sul parquet in canotta il venerabile maestro e siamo sicuri che saprà portare a Dallas quel pizzico di mentalità vincente che il 38enne ha da sempre nel DNA. 

Francesco Di Cianni

Nessun commento:

Posta un commento