Ne sarebbe rimasta solo una. Almeno una. La sfida tra Bologna e Varese avrebbe escluso una delle due dalla vetta della classifica, mentre Sassari, per rimanervi, avrebbe dovuto espugnare il Taliercio di Venezia. Partiamo proprio dalla Dinamo, che al supplementare ha avuto la meglio sulla Reyer grazie ancora ad un canestro decisivo di Drake Diener, da molti ribattezzato Man-Drake per la sua freddezza nei finali punto a punto. Sassari ha vinto tutte e quattro le partite ma non ha mai mostrato una netta superiorità sull’avversario, palesando però un carattere incredibile ed una lucidità negli uomini chiave che sta facendo la differenza. La vera prova del nove per la squadra di coach Sacchetti arriverà con l’inizio dell’Eurocup: vedremo come la Dinamo riuscirà a gestire il doppio impegno settimanale, ma gli ottimi segnali offerti dalla panchina lasciano intravedere un roster molto più lungo di quanto si pensasse.
La partita tra le prime della classe l’ha vinta, con merito, Varese, mettendo in mostra per la quarta volta l’ottimo lavoro compiuto dal direttore sportivo Giofrè nell’allestire una squadra partendo praticamente da zero, andando a pescare giocatori interessantissimi come Adrian Banks, autore del tap-in che ha praticamente deciso la partita, Bryant Dunston, riportando in serie A Mike Green e Ebi Ere, individuando in Polonara (ancora 17 punti per lui, oramai è una stella del campionato a tutti gli effetti) e De Nicolao i giovani italiani su cui puntare. Gran parte del merito va ovviamente anche a Frank Vitucci, che dopo i miracoli compiuti ad Avellino si sta ripetendo in una squadra che in pre-stagione non aveva di certo i riflettori addosso. Lunedì il derby Varese-Cantù darà molte altre risposte, sia sulla Cimberio che sulla Chebolletta.
A proposito di Cantù, c’è da chiedersi se sia più preoccupante il passivo rimediato contro Brindisi nei primi 30 minuti (in cui il solo Aradori ha tentato di tenere a galla i suoi) o gli ultimi 10 minuti in cui i ragazzi di coach Trinchieri hanno mostrato tutto l’enorme potenziale di cui dispongono, trascinati da Tabu e Mazzarino ma finalmente supportati da una squadra che ha iniziato a fare sul serio. Lo stesso vale per Siena, abbondantemente sotto per gran parte della sfida casalinga contro Pesaro prima di rimontare nei minuti finali e portare a casa la sudata vittoria. E' chiaro che l’Eurolega porta via energie non solo fisiche ma soprattutto mentali, come si dice ormai tanto spesso, ma è anche vero che Brindisi e Pesaro sono due buone squadre che si salveranno con largo anticipo, ma per diventare grandi squadre c’è bisogno di mantenere alto il ritmo per 40 minuti. È questa la parte più difficile.
Chiudiamo con lo splendido posticipo tra Milano e Roma, match che l’EA7 ha praticamente vinto fin da subito, salvo rischiare di perderlo negli ultimi frenetici minuti grazie ad un ritorno di fiamma della Virtus guidata da Goss e Datome, veri fari della squadra. Anche il supporting cast sembra di buon livello, e ci sentiamo di affermare che i capitolini dovrebbero avere un posto assicurato nei prossimi playoff, a patto di migliorare la fase difensiva, troppo permissiva contro gente del calibro di Bouroussis. Il greco ha realizzato una prestazione mostruosa mettendo insieme 26 punti (7/10 da due), 10 rimbalzi e 5 assist, per un totale di 38 di valutazione. Senza di lui Milano sarebbe crollata. Scariolo l’avrà senz’altro notato.
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