Tutto come prima. Non solo Juventus e Napoli proseguono a braccetto la loro marcia in vetta alla classifica, ma anche tutte le inseguitrici ottengono il bottino pieno: Lazio, Inter, Fiorentina e Roma sono ancora lì, ad aspettare un passo falso delle prime due o, meglio ancora, ad attendere lo scontro diretto del prossimo turno: Juventus-Napoli.
La sensazione è che entrambe le capoliste abbiano leggermente alzato il piede dall'acceleratore, come dimostrano le grigie prestazioni europee - nera, se consideriamo quella del Napoli - e la vittoria risicata nel turno odierno: nè Siena nè Udinese avrebbero infatti meritato la sconfitta ma, come è noto, le partite combattute tendono a chiudersi sempre a favore delle grandi squadre, quelle che hanno imparato a vincere.
Di tutt'altro tenore la vittoria della Lazio. Compresa l'Europa League la squadra di Petkovic finora ha sbagliato una sola partita, quella di Napoli. Il match contro il Milan, di ritorno dalla sosta, sarà la prova del nove, ma con il trio Klose-Candreva-Hernanes non si può non sognare in grande. L'Inter si mantiene al terzo posto in coabitazione con i biancocelesti grazie ad una vittoria soffertissima. Col lento recupero di tutti gli infortunati stiamo lentamente vedendo la vera Inter, e la vittoria nel derby potrebbe anche riavvicinare una volta per tutte i tifosi alla squadra, aspetto fondamentale per tentare la scalata alla vetta.
Vittorie prevedibili ma meno semplici del previsto per Roma e Fiorentina, con i giallorossi che nei primi 20 minuti hanno rischiato l'imbarcata prima di stabilizzarsi ed iniziare ad esprimere qualche accenno di bel gioco. La Fiorentina conferma l'assenza di una vera punta: anche oggi ci ha dovuto pensare Jovetic, ma non potrà essere sempre così. I Viola devono cercare di fare più punti possibili fino a gennaio per andare sul mercato in cerca del tassello mancante. Se faranno l'acquisto giusto ci sarà da divertirsi.
Ultima annotazione per il Milan, relegato ormai nelle parti basse della classifica. Fortunatamente per Allegri stavolta può scaricare le colpe sull'arbitro - colpevole, secondo lui, di aver indirizzato la partita - anzichè recriminare sulla mancanza di un gioco fluido, caratteristica che questo Milan non possiede affatto.
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