È arrivato Anthony Davis. Il dominatore della prossima decade di NBA ha già mostrato le sue carte. Dopo un esordio soft (8 punti e 8 rimbalzi nel suo debutto in preseason) la prima scelta assoluta al draft di giugno ha mostrato un antipasto di ciò che è in grado di fare: 22 punti (9/18 al tiro) e 9 rimbalzi. Non male per uno che è entrato in NBA con la fama di gran difensore. Come abbiamo scritto nella presentazione del mercato di New Orleans (clicca qui per accedervi), la dirigenza ha deciso di effettuare una tabula rasa, di ripartire dal solo Eric Gordon (ieri infortunato, non è sceso in campo), da un buon gruppo di giovani e da un reparto-lunghi di tutto rispetto. Infatti oltre alla prova di Davis bisogna sottolineare l’ottimo impatto di Robin Lopez, autore di 18 punti frutto di 8/12 dal campo oltre a ben 13 rimbalzi. Sono numeri accumulati in una gara di preseason dunque lasciano il tempo che trovano, a maggior ragione se ottenuti contro Charlotte. Ma i tifosi degli Hornets possono comunque ben sperare. Dalla panchina ha destato un’ottima impressione colui che può essere ritenuto il vero colpo di mercato della squadra, Ryan Anderson, che ha chiuso con 15 punti. Sembrerebbe lui destinato al ruolo di sesto uomo, ma forse è ancora presto per stabilirlo. Di certo sarebbe un’arma tattica rilevante se pensiamo a come l’ex Magic sia in grado di aprire le difese, meglio ancora se contro il secondo quintetto avversario. A proposito di panchina, però, forse è proprio lì il tallone d’achille di questi Hornets: il quintetto base ha chiuso con un totale di 111 di plus/minus, ovvero 22,2 di media. La panchina ha invece sommato un -36, che diviso per i sette giocatori entrati a gara in corso fa -5,14 a testa. Parziale attenuante può considerarsi l’assenza di Eric Gordon, che sposterebbe in panchina uno tra Vazquez e Rivers (entrambi sembrano già ambientati alla perfezione), ma considerata la frequenza di infortuni che colpiscono il povero Gordon difficilmente a New Orleans dormiranno sonni tranquilli.
Nella notte si è disputata anche la gara finale dell’NBA Europe Live, quella tra Barcellona e Dallas. L’assenza di Nowitzki (a riposo precauzionale per lui un problemino al ginocchio), comunicata agli spettatori poco prima dell’inizio della gara tramite altoparlante, ha scatenato un’ondata di fischi, subito trasformatisi in applausi quando i blaugrana hanno stordito i Mavericks vincendo la fida per 99-85. 19 i punti di Mickeal e Navarro, mentre per Dallas 15 realizzazioni per Kaman, 14 per Collison.
Ieri era anche il giorno dell’esordio in maglia Bulls di Marco Belinelli. Serata non esaltante per lui, autore di 5 soli punti frutto di un pessimo 1/7 dal campo. Belinelli è stato utilizzato 26 minuti subentrando a Richard Hamilton: questa staffetta sembra destinata a protrarsi a lungo. Per la cronaca Chicago ha battuto i Memphis Grizzlies 92-88. Miglior marcatore dell’incontro Luol Deng, 18 punti.
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